Come sta cambiando il mondo dei prestiti personali: tassi d’interesse, TAN e TAEG

By | 7 Settembre 2021
tassi

Sempre più persone decidono di accendere un prestito personale. A differenza di un tempo, però, le motivazioni per le quali si contrae un finanziamento sono letteralmente cambiate. Se fino a due decenni fa, infatti, se ne faceva ricorso per motivi prettamente legati alla mancanza di liquidità, oggi molte persone decidono di sottoscrivere un prestito personale per non andare ad intaccare il proprio patrimonio finanziario. 

Questa decisione matura, spesso, per difendere i propri risparmi e destinarli, ad esempio, per finanziare una parte dell’acquisto della prima casa, solitamente consesso per l’80/90% del controvalore dell’atto di compravendita. Il prestito, quindi, viene utilizzato per acquistare beni o servizi di medio-piccolo importo, spaziando dall’acquisto di un’autovettura non lussuosa sino allo sfruttamento di determinati servizi. 

L’evoluzione del mondo del credito per soddisfare le esigenze dei risparmiatori

Il mondo dei prestiti personali, tuttavia, ha cercato di intercettare le variegate esigenze dei risparmiatori, andando ad ampliare significativamente il ventaglio d’offerta. Rispetto ad alcuni anni fa, infatti, contrarre un prestito personale è diventato estremamente più semplice anche per quei soggetti che, loro malgrado, hanno avuto qualche segnalazione negativa nella CRIF o sono stati protestati. 

Esistono alcuni prestiti mirati a soddisfare questo specifico target, sino a qualche tempo fa letteralmente inviso al mondo del credito. Questi soggetti, qualora fossero dipendenti a tempo indeterminato, potrebbero richiedere anche la cosiddetta “cessione del quinto dello stipendio”, una tipologia di prestito che ha rappresentato una ventata d’aria fresca nel mondo del credito. 

A differenza di un “tradizionale” prestito personale, la cessione del quinto non prevede l’addebito delle rate sul conto corrente, che funge da “appoggio” solo per l’erogazione del finanziamento: l’impegno mensile viene trattenuto direttamente dalla busta paga. A garantire il buon esito del pagamento delle rate, di conseguenza, è il datore di lavoro, che provvede a trasferire la rata alla finanziaria ogni mese fino all’estinzione del debito. 

Il settore dei prestiti personali, però, ha migliorato sensibilmente la propria capacità attrattiva grazie al mondo della rete telematica, diventata, al giorno d’oggi, il canale prediletto per la sottoscrizione di un finanziamento. La tecnologia, infatti, ha reso estremamente più snella la burocrazia che accompagna, normalmente, le richieste dei prestiti personali allo sportello bancario o postale. 

Tassi d’interesse: che differenza c’è tra TAG e TAEG? 

Ma, soprattutto, ha accelerato notevolmente i tempi di erogazione del credito: la liquidità richiesta, in determinati casi, viene erogata anche in 48 ore, riuscendo a soddisfare la necessità di quei soggetti che, a causa di un imprevisto, devono disporre celermente della somma richiesta

Quando di decide di contrarre un prestito, gli elementi da valutare sono svariati e tutti ugualmente importanti. Inutile negare, però, come quello a cui volgono lo sguardo in via prioritaria i risparmiatori sia il tasso d’interesse, elemento cardine per stabilire l’effettiva onerosità di un finanziamento. Quelli pubblicizzati dalle finanziarie sono, essenzialmente, due: vediamo di capire, quindi, che differenza intercorre tra TAN e TAEG. 

Il TAN (tasso annuo nominale) riguarda solo ed esclusivamente gli interessi da dover corrispondere sulla somma prestata dall’ente creditizio. Nel TAN non vengono ricompresi i costi relativi al finanziamento, le spese di istruttoria, le commissioni incasso rata e tutte gli altri costi che comporta la sottoscrizione di un finanziamento. 

Tutti questi, invece, vengono ricompresi nel TAEG (tasso annuo effettivo globale), indubbiamente il più efficace benchmark per comprendere se il prestito è conveniente a 360°. Spesso, infatti, un finanziamento viene erogato ad un TAN più conveniente in quanto comporta delle spese accessorie decisamente salate: meglio, quindi, prendere come parametro di riferimento il TAEG e compararlo col TEG (Tasso Effettivo Globale), l’indice col quale la Banca d’Italia fissa la soglia antiusura. Portali estremamente aggiornati come quello di Germanò Marco, prestitimag.it, sono delle ottime risorse dalle quali partire quando si cercano delle informazioni specifiche su prestiti e finanziamenti personali.