Sostenibilità del metallo: come salvare l’ambiente riciclando

By | 20 Aprile 2022
metallo

“Non sei mai troppo piccolo per fare la differenza” è ciò che afferma Greta Thunberg, l’attivista nota a tutti che lotta da anni per far capire alle persone quanto sia importante rispettare l’ambiente e tentare in ogni nostro gesto quotidiano di impattare sempre meno su di esso. Per quanto ognuno di noi sia solo una persona nel mondo intero, è l’insieme di azioni che compiamo quotidianamente a fare la differenza.

Tra carta, plastica, e metallo ormai le tonnellate di rifiuti che ognuno di noi produce ogni anno non si riescono più a contare. In particolare, l’industria del metallo è sfuggita dal controllo italiano parecchi anni fa, per trovare un dominatore assoluto nella Cina, da cui oggi il nostro Paese compra risorse a prezzi altissimi a causa dei disagi pandemici.

In qualche modo, è decisamente una priorità assoluta che l’Italia riprenda in controllo della produzione, ma soprattutto del riciclaggio, dei metalli, in modo da preservare maggiormente il nostro Pianeta e allontanarci dallo scenario orrendo, ma realistico, che si prospetta per le nuove generazioni.

Nelle prossime righe scopriamo insieme quanto impatta il metallo sull’ambiente per diventare sempre più consapevoli, e cosa può essere fatto da ciascuno di noi per preservare la nostra casa naturale.

Come impatta il metallo sull’ambiente?

Come abbiamo detto, i rifiuti metallici sono tra i peggiori rifiuti da smaltire, proprio per questo è importante prestare ancora più attenzione al loro riciclaggio. Ma come mai è più difficile smaltire il metallo rispetto alla carta?

Tra i metalli, quelli che impattano maggiormente sull’ambiente sono il ferro e l’acciaio, che secondo alcuni dati risalenti al 2018, hanno contribuito alle emissioni di CO2 da parte delle industrie del 30%, una percentuale decisamente alta dato che riguarda solo due settori. Parlando invece della quantità di energia utilizzata a livello industriale per produrre i metalli, si giunge ad una percentuale bene più alta, del 74%.

Per quanto riguarda i processi che caratterizzano la produzione di un metallo, il platino e l’oro detengono un triste primato di impatto ambientale. Le fasi necessarie di estrazione, lavorazione e rifinitura li rendono decisamente sconvenienti all’ambiente, ciò nonostante la richiesta di questi due metalli è sempre in crescita a causa della globalizzazione e dell’industrializzazione dei paesi più poveri.

Giungendo a notizie sicuramente più positive, esistono dei metalli che hanno un impatto minore sull’ambiente e sono il titanio, il manganese e il molibdeno. Questi tre metalli vengono utilizzati maggiormente nell’industria italiana, che cerca di impattare sempre meno contando sulla loro sostenibilità.

È da specificare che i metalli non impattano in quanto tali, bensì sono le fasi finali della loro lavorazione che incidono significativamente sull’ambiente che ci circonda. Stiamo parlando della purificazione e della raffinazione, ossia le fasi in cui gli elementi passano dalla forma minerale, grezza e appena estratta, alla loro versione metallica, che poi subisce vari processi produttivi in base all’uso a cui sono destinati.

Per essere chiari, nel caso dell’alluminio, la fase della sua estrazione contribuisce solamente del 23% sull’impatto complessivo, una percentuale decisamente bassa rispetto al 67% di impatto della fase ultima di raffinazione, che rende il metallo fruibile per la lavorazione finale.

Come riciclare il metallo

Viste le cifre e le conoscenze riportate sopra, avrete capito quanto sia importante riciclare il metallo, oltre ai rifiuti in generale. Proprio perché riciclare è fondamentale, è bene essere consapevoli di tutti i metodi che possiamo adottare per farlo nel modo giusto e prendere la decisione corretta.

Una delle modalità più sostenibili per non sprecare gli oggetti e non aggiungere rifiuti inutilmente a quelli che già di base produciamo, è sicuramente donare una seconda vita alle cose che ci sembrano inutilizzabili perché rotte o usurate.

Nella maggior parte dei casi, se un oggetto non funziona nella sua interezza oppure non può più svolgere il compito per cui è stato realizzato, alcune parti di questo possono comunque essere recuperate e prendere un nuovo posto. Ecco alcuni esempi di riciclaggio sostenibile degli oggetti di metallo:

  • Portaombrelli: un bel contenitore di metallo che non viene più utilizzato, può diventare un semplice portaombrelli, che potrete decidere di riverniciare e decorare a vostro piacimento, oppure lasciare al suo stato grezzo per dare un tocco originale al vostro ingresso;
  • Mensole: per questo occorre un pizzico di propensione al fai-da-te, ma niente di eccessivo. Se per caso avete fatto dei lavori in bagno che comprendevano un cambio di tubature oppure avete in garage dei vecchi tubi di metallo, questi possono essere riutilizzati come supporto per le mensole, che renderanno la vostra casa decisamente originale;
  • Porta oggetti: banale ma non troppo, qualsiasi barattolo di latta può essere riutilizzato staccando la carta della vecchia collezione e dipingendolo, in modo da ordinare finalmente le vostre penne o la vostra collezione di segnalibri.

Quando non è più possibile recuperare il metallo usurato, entra in gioco il riciclaggio vero e proprio: per questo esistono aziende che si occupano della realizzazione e progettazione di macchinari per la separazione dei metalli, che rendono possibile il loro riciclo.