Il mercato immobiliare in Emilia conferma in parte la tendenza rialzista nazionale. Da quando, con la fine delle restrizioni pandemiche, il settore real estate è tornato a essere caratterizzato da una dinamicità affine a quella dei livelli pre crisi, è stato possibile notare, in tutta Italia, un trend all’insegna del rialzo dei prezzi oltre che dell’aumento delle compravendite.
La situazione in Emilia ha chiaramente tanti lati da considerare. Parliamo di una zona d’Italia molto popolata e caratterizzata dalla presenza di diversi centri urbani importanti a livello economico, culturale e non solo. Per facilitare la comprensione del quadro e delle sue peculiarità, analizziamo, nelle prossime righe, la situazione di tre fra le città più importanti della Regione, ossia Bologna, Modena e Parma.
Il quadro sotto le due Torri
Il mercato immobiliare nel capoluogo dell’Emilia Romagna è dominato, esattamente come tutta la penisola, da una tendenza rialzista. Quest’ultima riguarda sia le compravendite, sia i prezzi delle abitazioni. La voce in questione è stata interessata da un incremento del 3,6% su base annuale. Gli esperti del settore real estate, guardando al quadro generale della città da qui a sei mesi, prospettano un calo delle compravendite e una stabilizzazione delle quotazioni immobiliari.
Degno di nota è anche il mercato delle locazioni – ricordiamo che Bologna è uno dei principali centri urbani universitari della penisola – con canoni in continua ascesa che, secondo i player del settore immobiliare, potrebbero portare, a breve, a un vero e proprio effetto abbandono della città.
Case, prezzi, compravendite: la situazione a Modena
Guardando invece alla situazione di Modena, è fondamentale chiamare in causa un quadro, sottolineato negli ultimi mesi da diversi rapporti di settore, all’insegna della scarsità di immobili sul mercato lato vendite. Si tratta, numeri alla mano, di una criticità che coinvolge anche un’altra città in Regione, ossia Forlì.
Entrando nel vivo dei dati in merito, ricordiamo che chi ha cercato case in vendita Modena nel corso dei primi tre mesi dell’anno in corso si è trovato davanti a un’offerta minore del 12% quasi rispetto al medesimo periodo del 2021.
A questo quadro si contrappone una domanda sempre più vivace. Per dare qualche numero anche qui, facciamo presente che, sempre nel corso del primo trimestre del 2022, è stata interessata da un aumento di oltre il 18% rispetto allo stesso intervallo di tempo dell’anno post pandemico.
A cosa è dovuta questa congiuntura all’insegna della domanda in esplosione – su base annuale si parla di un probabile +40% – e di una scarsa offerta? I player del settore real estate che si sono pronunciati in merito hanno avanzato un’ipotesi. Hanno fatto riferimento al dinamismo del mercato che ha caratterizzato il 2021 e alla spinta propulsiva sulle compravendite data da incentivi come i mutui agevolati per gli under 36 con ISEE fino a 40.000 euro.
La fase che il mercato immobiliare modenese, da sempre molto vivace, sta attraversando in questo periodo è stata descritta come stagnante. A detta dei player professionali del mondo immobiliare, influirebbero anche fattori come l’aumento dei costi delle materie prime.
Mercato immobiliare a Parma fra crescita della domanda e aumento delle quotazioni
Lo scenario immobiliare a Parma, città dove, per quanto riguarda il settore attorno al quale ruotano queste righe, nel periodo dello scoppio della pandemia era in corso una fase rialzista, è all’insegna dell’aumento dei prezzi su base annuale.
Questi ultimi stanno crescendo soprattutto nelle zone centrali della città di Verdi. Un altro dato degno di menzione riguarda il fatto che, nonostante su scala nazionale sempre più persone stiano riflettendo di più prima di fare il grande passo dell’acquisto di una casa, i tempi medi necessari per una vendita sono stati interessati da una contrazione, passando a 5/6 mesi.