La respirazione circolare senza stress per tromba e trombone

By | 21 Gennaio 2020
massimo la rosa trombonist

La respirazione circolare serve per controllare lo stress, ma principalmente serve per imparare a suonare strumenti a fiato come tromba e trombone. Quella circolare è una tecnica di respirazione che offre la possibilità di portare a termine le note musicali, senza che il suono debba essere bloccato per riprendere fiato. Per chi suona la tromba o il trombone apprendere le tecniche di respiro circolare è molto importante. Con il respiro circolare un musicista trombonista ha la possibilità di allungare la durata delle note, in base alle proprie esigenze e preferenze.

Massimo La Rosa, un trombonista che ha suonato in alcune delle orchestre più famose al mondo in quasi tutti i continenti, spiega che per imparare a praticare la respirazione circolare si deve osservare la cornamusa. La cornamusa conserva una riserva di aria che si trova nel sacco dello strumento. Il sacco si svuota dell’aria che contiene in modo progressivo e lento, facendo in modo che il suonatore abbia il tempo di tornare a respirare, produrre e far fluire nello strumento nuova aria. Nel frattempo il suono chiaramente prosegue, grazie alla riserva del sacco d’aria. La stessa cosa si verifica con la respirazione circolare, che serve ad alimentare il suono tutte le volte che il musicista non sta introducendo aria dai polmoni all’interno del trombone, della tromba, del sax e di tutti gli strumenti a fiato.

Mini corso per la respirazione circolare per tromba e trombone 

Nel caso dei musicisti di strumenti a fiato come tromba, trombone, sax ecc, la riserva d’aria si costituisce all’interno delle guance. Il meccanismo di sfruttamento della riserva d’aria è simile a quello della cornamusa. Mentre si suona bisogna muovere i muscoli delle guance, peer riempirle con una piccola riserva d’aria. Durante l’esecuzione le guance si spremono facendo fluire l’aria all’interno del trombone. Contemporaneamente si inspira in modo rapido e veloce l’aria con il naso. Durante la fase di inspirazione d’aria dal naso, il suono è alimentato dalla riserva d’aria spremuta dai muscoli delle guance. In questo modo si produce il flusso di fiato continuo necessario ad alimentare la nota dello strumento musicale.

Come si fa ad inspirare l’aria dal naso durante l’esecuzione al trombone 

Per quanto riguarda le inspirazioni dal naso è importante mettere in evidenza come debbano sempre essere molto rapide, di poca durata, ravvicinate e frequenti per mantenere una nota. Le inspirazioni d’aria rapide e frequenti sono necessarie per via del fatto che l’aria che può essere contenuta all’interno delle guance non è poi così tanta. Di conseguenza il suono prodotto con la riserva d’aria delle guance dura solo qualche secondo. Inoltre, per poter riempire in modo efficace i polmoni servono varie inspirazioni ed infatti uno degli errori più frequenti che vengono commessi nell’esercizio della respirazione circolare è senz’altro quello di provare a riempire del tutto i polmoni con un solo respiro.

I trombonisti o i trombettisti alle prime armi, infatti, dopo aver riempito i polmoni non si accorgono di come sia fondamentale proseguire con la respirazione circolare, senza attendere che l’aria sia quasi finita. In caso contrario, infatti, la respirazione attraverso il naso non basterà per garantire un quantitativo di aria sufficiente per continuare con la produzione del suono. Un altro fattore molto importante che bisogna sempre tenere a mente nella respirazione circolare è certamente quello di prestare sempre la massima attenzione a finire il processo di inspirazione tramite il naso, appena poco prima di aver completato l’immissione di aria dalle guance. In caso contrario, infatti, il suono finirà per bloccarsi.

È chiaro come la respirazione circolare non sia proprio una tecnica semplice da imparare, soprattutto in virtù del fatto che va a introdurre tre nuovi e innovativi movimenti che non sono abituali per chi suona un trombone o una tromba.

  • Il primo movimento da eseguire è quello di gonfiare le guance.
  • Il secondo è quello di spremere le guance facendo fluire l’aria all’interno dello strumento.
  • Il terzo movimento è quello di respirare tramite il naso.

L’aspetto certamente più complicato è rappresentato dal fatto che il secondo e il terzo movimento devono essere effettuati nello stesso momento.

Per poter fare propria una tecnica del genere, quindi, la cosa migliore è approfondirne lo studio e l’esercizio esulando dall’ambito musicale. Il trombonista Massimo La Rosa, infatti, consiglia di imparare prima di tutto ad eseguire la respirazione circolare come se fosse semplicemente una tecnica di respirazione da aggiungere al proprio bagaglio personale, separandola dall’attività musicale e strumentale facendo le prove senza suonare il trombone.

Alcuni consigli tecnici per la produrre un suono con la respirazione circolare

Soprattutto in virtù del fatto che serve portare a termine due movimenti in contemporanea, può tornare utile provare a rendere meccanico uno dei due, in modo tale che ci si possa concentrare solamente sull’altro. Il consiglio è di rendere automatico il movimento che porta a spremere le guance, magari facendo leva sulle dita di una mano ed evitando di usare la muscolatura facciale.

Ad esempio, il pollice della mano sinistra può essere utilmente sfruttato per spremere la guancia sinistra senza usare i muscoli, mentre l’indice e il medio della mano stessa mano possono essere usati per spremere la guancia destra. A livello mentale il focus andrà solo ed esclusivamente sull’attività di respirazione tramite il naso, mentre l’aria fuoriuscirà dalla bocca proprio grazie all’azione delle dita che vanno a spingere contro le guance.

Quindi, il procedimento ideale da seguire è il seguente:

  • respirare;
  • soffiare;
  • gonfiare le guance;
  • spremere le guance usando una mano;
  • provare contemporaneamente la respirazione tramite il naso.

Tutte queste operazioni devono essere inizialmente svolte senza usare lo strumento. La cosa più importante che si può ottenere è quello di fare pratica con questo tipo di movimento.

Una volta che si avrà acquisita una certa confidenza con tutti questi movimenti si potrà fare il tentativo di renderli continui, ma stando ancora lontani dallo strumento. Dopo aver fatto fluire l’aria dal naso fino ai polmoni e aver finito l’attività di inspirazione poco prima di aver terminato l’immissione di aria che si trovava nelle guance, si potrà contare su un maggior quantitativo di aria all’interno dei polmoni. E sarà proprio quest’aria “in eccesso” che sarà fondamentale per potere sia soffiare che suonare. È importante mettere in evidenza che la colonna d’aria non sarà bloccata, perché sarà sempre e comunque sostenuta dall’aria che si trova nelle guance.

Pericolosità della respirazione circolare

Non c’è alcun pericolo nell’eseguire la tecnica di respirazione circolare. A volte se ne sente parlare, ma solo perché è riferita ad esperienze di meditazione che utilizzano la respirazione circolare. I pericoli cui si fa riferimento non sono legati alla tecnica in se, quanto al riemergere di ricordi dolorosi antichi e profondi che possono dare fastidio.